Quando la gravel bike è ufficialmente nata, circa 10 anni fa, non c’era nessun dubbio sul tipo di trasmissione che doveva adottare. La gravel bike era pensata per correre veloce su strade sterrate e argini, e quindi era abbastanza semplice pensarla con dei rapporti da bdc, magari un po’ più agili. Una guarnitura 50-34 e un pacco pignoni 11-32, era quanto di meglio si poteva sperare di montare su un mezzo che alla fine era una bici stradale con gomme più larghe e tassellate. Con l’evoluzione di questo mezzo, o meglio di chi lo utilizza, è nata la necessità di avere una rapportatura più adeguata ai terreni che si affrontano nel gravel moderno, nascono i gruppi specifici per il gravel.
Doppia corona
La doppia corona è stata utilizzata praticamente da sempre per i gruppi stradali, è stato quindi naturale dotare le gravel bike di questo tipo di gruppo. All’inizio la rapportatura non era propriamente adeguata all’impiego fuoristradistico. Un peso maggiore della bicicletta, e gomme decisamente meno scorrevoli della cugina stradale, richiedevano un certo sforzo per fare avanzare il mezzo.
Piano piano quindi si è passati dal 50-34/11-32 al 48-32/11-34 e infine al 46-30/11-34 o 36, questo per quanto riguarda i gruppi specifici gravel.
Monocorona
La gravel bike è mezza bdc certo, ma l’altra metà di questa bicicletta nasconde un’indole da mtb. E’ stato naturale quindi di recente,i cercare di applicare il concetto di monocorona alla gravel bike. Meno componenti, meno peso, meno manutenzione e meno probabilità di guasti, sono stati questi i motivi principali della scelta. Dopo i primi tentativi di passare dalla doppia al monocorona, con quanto il mercato offriva, si è passati a quello che oggi possiamo definire uno standard (Shimano e Sram) e cioè guarnitura da 40T e cassetta 11-42. Rispetto alle prime gravel mono che montavano cassette 11-36 a 10V e guarniture variabili (dal 36 al 44), si è fatto sicuramente un passo avanti, ma questa configurazione non sembra soddisfare ancora pienamente gli utilizzatori attuali. Capita spesso infatti che chi acquista una bicicletta dotata di questi gruppi, si senta limitato in salita, e corra ai ripari sostituendo la guarnitura con un 38T e lavorando sulla cassetta per arrivare ad un 11-46.
Il passo successivo è passare ad un gruppo mtb.
Monocorona da mtb su una bici gravel
Tralasciano i costi per l’acquisto, il modo più semplice per montare un gruppo mtb su una bicicletta gravel è passare direttamente all’elettronico. Tra i gruppi meccanici strada/mtb, esistono dei problemi di compatibilità nel tiraggio leve/deragliatore cambio, ovviabili utilizzando degli adattatori, cosa magari non gradita proprio a tutti.
Per quanto riguarda invece i gruppi elettronici, il problema di compatibilità non sussiste, e in particolare per Sram, installare e configurare un gruppo monocorona su una gravel è molto semplice.
Allora meglio monocorona oppure doppia?
Purtroppo non esiste una risposta unica, ma molto dipende dall’utilizzo che si intende fare e che si farà in futuro della nostra gravel bike.
Vantaggi della doppia corona
Un gruppo pensato per il gravel come ad esempio lo Shimano Grx (46-30 e 11-34), ha teoricamente 22 combinazioni possibili (in realtà sono circa 16-17 quelle utilizzabili), contro le 11, 12 massimo 13 di un monocorona.
Quando parliamo di rapporti si ragiona in termini di sviluppo metrico, cioè di quanto spazio si percorre con un giro completo di pedale.
Lo sviluppo metrico si misura dividendo i denti della corona per quelli del pacco pignoni e poi si moltiplica per la circonferenza della ruota.
Ipotizzando in questo caso 2220 mm di circonferenza (copertone 700x40), utilizzando un rapporto 30-34 produciamo uno sviluppo metrico di 1,95 mt.
Se modifichiamo il pacco pignoni utilizzando una prolunga per il cambio o montando un deragliatore che supporti pacchi pignoni fino al 42, possiamo arrivare ad uno sviluppo metrico di 1,58 mt. Tutto questo mantenendo un rapporto lungo molto pedalabile.
Vantaggi del monocorona
Come accennato i vantaggi del monocorona sono:
- Peso inferiore del gruppo
- Meno manutenzione
- Meno possibilità di guasti
- Costo inferiore rispetto alla doppia
- Semplicità di utilizzo
Di contro abbiamo per i gruppi pensati per il gravel, uno sviluppo metrico superiore (serve quindi più allenamento) e se apportiamo le modifiche accennate sopra, il rischio di ritrovarci a pedalare a vuoto non solo in discesa, ma anche in pianura.
Un gruppo pensato per il gravel che risolve in parte queste problematiche è il Campagnolo Ekar. Con la sua rapportatura chiamata “Gravel adventure” (sono tre quelle disponibili) cioè 38T di guarnitura e 10-44 per la cassetta, si raggiunge uno sviluppo metrico simile a quello di una doppia pensata per il gravel, come ad esempio lo Shimano Grx.
Se invece si adotta un gruppo da mtb come lo Sram Axs 12 V accoppiato a leve strada, sempre elettroniche, ipotizzando una guarnitura da 38T e una cassetta 10-50, lo sviluppo metrico può arrivare a 1,68 mt.
Riflessioni finali
Al di là delle preferenze o scelte personali, per un utilizzatore medio, non c’è dubbio che a livello di sviluppo metrico e “range” di rapporti disponibili, la doppia corona offre molti vantaggi. Il monocorona può essere una buona scelta quando è in versione mtb.
Questo solo per riassumere, ma va da sè che le variabili possono essere molte, come ad esempio il livello di allenamento, se viaggiamo in bikepacking, ecc.
Detto questo lasciamo ora spazio a voi con le vostre esperienze e i vostri consigli che potete scrivere qui sotto!
Pierluigi says
Ciao e prima di tutto complimenti per l’esposizione e la solita competenza tecnica.
Convengo su tutto ma volevo fare una segnalazione: gli ultimi gruppi SRAM eTap da gravel possono essere allestiti con corona da 38 denti e cassetta pignoni 10-44 proprio come Campagnolo ma con superiorità tecnica per tecnologia wireless e qualità dell’insieme anche per la parte frenante.
Poi, usando io sia singola che doppia, ti assicuro che la maggior disponibilità di rapporti della doppia richiede un’interazione fra corone e pignoni che nessuno attua.
Alla fine quelli che può mancare in una gravel allestita con monocorona è lo sviluppo di velocità in discesa: ma serve?
Corona da 38 e pignone da 10 già pedali oltre i 35 km/h: mi sembra adeguato per una gravel.
Un’ultima riflessione sulle interessanti cose che hai scritto sulla genesi della gravel e sulla sua evoluzione: ma siamo sicuri che con adozione di gruppi da MTB e ruote da MTB sia ancora una gravel?
Pierluigi
Roberto says
Grazie Pierluigi per la puntale precisazione.
Vediamo sempre più gravel con ruote da 29″ e gruppi mtb. Sono gravel oppure no? Certamente ognuno di noi ha la propria idea di gravel, dettata da gusti personali, tipo di utilizzo ma anche dai terreni che percorriamo (a volte non per scelta ma per conformazione del territorio nel quale si vive).
La gravel bike è bella anche per questo, una bicicletta che si muove fuori dai soliti schemi, mode e cliché dettati dall’industria e dal mercato, ma a volte anche dagli stessi appassionati, spesso poco inclini al cambiamento.
Pierluigi says
Per decenni le bici da corsa hanno corso in modo epico sulle strade bianche, anche perché le asfaltate mancavano, poi arrivarono gomme grosse e inizialmente forcelle ancora rigide per percorrere i sentieri e le chiamarono MTB.
Ora mi sembra che l’evoluzione della gravel abbia una certa similitudine con quanto successo: ruote grosse, forcella rifida ma anche ammortizzata, rapporti da MTB. Solo la piega rimane drop e mi chiedo appunto cosa possano essere.
Non ne ne faccio un problema, ci pedalo sopra, ma da sempre le convenzioni semantiche aiutano a capire di cosa si parla.
Saluti
Luca says
Ciao. Bell’articolo. Personalmente la monocorona la preferirei relegata alla mtb che ad una Gravel, anche se la “semplicità “attira sicuramente. Effettivamente una monocorona limitata molto, ma e nelle salite che da il meglio di se. Per il peso differente? Sono bazzecole secondo me. La doppia e utile se si fa anche molta pianura e asfalto. Grazie e continuate così. 👍
Roberto says
Ciao Luca e grazie. Sicuramente la doppia ha tutti i numeri per essere una buona scelta.
Roberto says
Ciao a tutti! Dico una eresia se ipotizzo di comprare una gravel monocorona con doppia fornitura di ruote, un paio quando so che farò solo strada ed un paio per misto strada/sentieri/strade bianche? Un saluto
Roberto says
Buongiorno Roberto, abbiamo trattato l’argomento in questo post, spero possa esserti utile nella tua scelta.
https://www.intoprealps.com/monocorona-doppia-corona-gravel-bike/