Chi utilizza la bicicletta per fare attività fisica o come mezzo di trasporto, è esposto a molti rischi quando pedala nel traffico.
Le probabilità di rimanere coinvolti in un incidente sono decisamente alte e i motivi sono diversi, eccone alcuni.
- Infrastrutture pensate esclusivamente per il traffico veicolare dove (a volte) in un secondo momento vengono inserite le biciclette, ma sempre nell’ottica di “seconda scelta”, facendo quindi accrocchi e modifiche al piano stradale per fare in modo che queste non diventino un “problema” per i veicoli.
- Lo stile di vita negli ultimi decenni è cambiato notevolmente. In una famiglia ci sono spesso due auto, questo significa come minimo un raddoppio dei veicoli circolanti sulle strade, che sono rimaste sostanzialmente le stesse costruite nel secolo scorso. Abbiamo mille impegni e siamo sempre di fretta, questo significa minore attenzione e quindi aumento del rischio di incidenti.
- Culturalmente consideriamo la bicicletta un mezzo di svago, quindi quando circolano sulle strade che erroneamente pensiamo riservate alle auto, la vediamo come un intralcio alla “normale” circolazione.
Chi utilizza la gravel bike ha la fortuna di poter ridurre in modo notevole il rischio di incidenti stradali, perchè si muove spesso su strade a basso traffico e in fuoristrada. Ma per raggiungere questi luoghi e per tornare a casa, dobbiamo a volte affrontare il caos del traffico veicolare, ecco allora alcuni accorgimenti per affrontare la "giungla d'asfalto" con maggiore sicurezza.
Facciamoci vedere!
Negli ultimi tempi sono sempre di più i ciclisti utilizzano le luci di giorno. Alcuni studi hanno dimostrato che la luce fissa rossa posteriore, aumenta del 140% la visibilità del ciclista e che se questa è lampeggiante arriviamo fino al 240%!
Altrettanto importante è avere una luce anteriore lampeggiante, in questo caso bianca per ottemperare alle disposizioni del Codice della strada. Utilizzare le luci diurne diminuisce del 33% gli incidenti stradali durante il giorno.
Le luci utilizzate devono avere una luminosità e una durata adeguata per essere visti anche da lontano.
Fonte: https://www.trekbikes.com/it/it_IT/daytime_running_lights/
Portiamo con noi delle bretelle ad alta visibilità che occupano poco spazio e che sono obbligatorie quando cala il sole o quando dobbiamo affrontare delle gallerie. Le bretelle ad alta visibilità possono inoltre essere utili se dobbiamo affrontare un tratto di strada particolarmente trafficato, aumentando così la nostra visibilità.
Facciamoci sentire!
Pur essendo obbligatorio (leggi C.d.s.), il campanello raramente viene montato dagli appassionati sulle proprie biciclette. Oggi esistono campanelli poco ingombranti, efficaci ed esteticamente piacevoli che possono essere montati su qualsiasi bicicletta, anche con manubrio drop e passare inosservati. Il campanello è molto utile quando ci muoviamo sulle ciclopedonabili e sui sentieri, per segnalare la nostra presenza ad altri ciclisti, persone oppure animali, ma purtroppo non è altrettanto utile nel traffico.
Un buon modo per farsi sentire da un automobilista distratto che sta guardando altrove mentre è fermo allo stop è urlare!
Se urliamo abbastanza forte, l’attenzione dell’automobilista verrò richiamata e istintivamente fermerà l'auto per capire da dove arriva il suono.
Circolare sulle strade limitando i rischi
Le accortezze per pedalare con la massima sicurezza lungo una strada urbana o extraurbana sono le seguenti.
- Utilizzare luci lampeggianti con una buona luminosità e durata sia anteriori (bianca) che posteriori (rossa). Se abbiamo bisogno di più autonomia, soprattutto con la luce rossa, possiamo installare due luci da accendere alternativamente quando la prima è scarica.
- Utilizzare un abbigliamento con colori forti. Se ci piacciono i colori pastello indossiamo delle bande riflettenti che possiamo togliere e mettere nella tasca posteriore in pochi secondi quando iniziamo a pedalare in fuoristrada.
- Se ci piace ascoltare musica o podcast durante le nosre pedalalte, utilizziamo auricolari a conduzione ossea (permessi perchè lasciano il padiglione auricolare libero). Ne esistono sul mercato di molti tipi e i prezzi di quelli più economici, sono paragonabili ad un paio di auricolari tradizionali di qualità media.
- Manteniamo la destra della carreggiata ma cerchiamo di non stare troppo vicini al ciglio della strada per evitare di prendere il cordolo e e cadere proprio in mezzo alla carreggiata stradale.
- Se facciamo un'uscita di gruppo facciamolo in fila indiana. Il C.d.s. da la possibilità di pedalare su due file ma solo su strade extra urbane e quando le condizioni lo consentono, senza però specificare quali sono queste condizioni. Quindi meglio evitare problemi e pedalare concentrati, potremmo chiacchierare una volta fuori strada o durante le pause anche a noi del grave piacciono molto.
Affrontare le rotatorie in sicurezza
Le rotatorie sono l’incubo di ogni ciclista e anche di molti automobilisti!
La non conoscenza delle regole di base, la dimensione spesso ridotta della rotatoria e il traffico intenso, rendono la rotatoria uno dei pericoli più grandi per chi ama pedalare.
Iniziamo rinfrescando le norme per affrontare una rotatoria con qualsiasi tipo di veicolo.
Secondo il C.d.s. nelle rotatorie all'italiana (quelle senza cartello di dare la precedenza) la precedenza è di chi viene da destra, e quindi le auto già all’interno della rotatoria devono fermarsi e lasciare passare i veicoli che si immettono.
Nelle rotatorie europee invece, riconoscibili per il cartello di da la precedenza all’entrata, la precedenza è sempre di chi sta percorrendo la rotatoria, chi si immette deve aspettare che la sua sinistra sia libera prima di immettersi.
Cerchiamo ora di capire come affrontare le rotatorie in bicicletta e uscirne tutti interi!
Innazitutto se possibile ,sarebbe meglio utilizzare le strisce pedonali oppure i sottopassaggi se presenti. Quando questo non è possibile, ricordiamoci sempre che anche se in bicicletta, abbiamo gli stessi diritti di tutti gli altri veicoli, ma anche dei doveri.
Quando entriamo in una rotatoria (con i fari accesi e lampeggianti di giorno e magari un abbigliamento che ci renda visibile) guardiamo prima a sinistra, assicurandoci che le auto siano abbastanza lontane altrimenti fermiamoci per lasciar passare. Una volta che abbiamo la sinistra libera, guardiamo le auto provenienti da destra assicurandoci che gli automobilisti che le conducono ci abbiano visti. Per esserne sicuri dobbiamo essere certi che il loro sguardo si incroci con il nostro. Una volta assicurati che ci abbiano visti, percorriamo la rotatoria, ma sempre controllando i veicoli che arrivano da destra.
Nel caso check accorgessimo che l’auto che sta entrando nella rotatoria si sta muovendo verso di noi, la cosa migliore da fare è frenare e “urlare”. Il grido, attirerà l’attenzione dell’automobilista che non capendo da dove arriva fermerà l’auto.
Quando invece affrontiamo una rotatoria con il buio, dobbiamo avere i fari accesi alla massima luminosità., utilizzare la stessa tecnica di immissioni che utilizziamo di giorno ma con un ulteriore accorgimento.
Se disponiamo di una buona frontale da almeno 300 lumen posizionata sul casco, accendiamola prima della rotatoria e utilizziamo la stessa tecnica che usiamo di giorno, cioè cercando di incrociare lo sguardo dell’automobilista che si sta immettendo da destra.
La luce emessa dalla frontale attirerà l’attenzione la sua attenzione perchè ad un’altezza diversa rispetto ai fari delle nostra bicicletta o delle altre auto, e questo ci aiuterà ad essere individuati.
Con questo post si conclude la serie di articoli sulla sicurezza stradale. Speriamo che i consigli e le informazioni scritte ti possano essere utili per evitare pericolose situazioni.
Ci rendiamo conto che c'è ancora molta strada da fare perché nel nostro paese il ciclista arrivi a contare quando un automobilista, ma siamo certi che se ognuno darà un piccolo contributo, tutti insieme ci riusciremo.
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