Moreno non è un ciclista di “primo pelo”, molti anni di attività in tutte le discipline della mtb e ora il cicloturismo. Ha scoperto per caso il progetto Into Prealps e il 1 Ottobre ha deciso di seguire la traccia Spring Into Prealps, che partendo da Bassano del Grappa entra nella Valle dell’Astico e sale sull’Altopiano di Asiago.
Gli abbiamo posto alcune domande, ecco cosa ci ha risposto.
Ciao Moreno, presentati e raccontaci un po’ di te e della tua esperienza di ciclista e cicloturista.
Ciao, mi chiamo Moreno e pratico ciclismo dal lontano 1981 principalmente fuoristrada, con le mtb e quasi tutte le sue varianti.
Ho iniziato con le gare di XC, passando per l’enduro, il Downhill per poi scoprire più avanti la single speed. Ho poi cavalcato le prime gravel per poi muovere i primi passi da cicloturista.
Perchè hai deciso di percorrere la traccia di Summer Into Prealps? Cosa ti ha incuriosito di questa traccia?
Ho scoperto Into Prealps la prima volta con Koomot, poi mi sono iscritto alla newsletter e la traccia di Spring Into Prealps mi era sembrata perfetta per una fuga di un fine settimana.
Come ti sei organizzato per i pernottamenti?
Per i pernottamenti anche questa volta ho usato un’App per B&B con cui mi trovo molto bene. Ho prenotato ad Asiago, quindi arrivato a Roana sono uscito dalla traccia per riprenderla la mattina seguente.
Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare e che non ti aspettavi?
Nel tratto tra Roana e Canove (Val d’Assa) pur con gomme da 2.25″, ho tagliato la gomma anteriore in discesa e su quelle pietre taglienti la posteriore in salita perché slittava continuamente.
La posteriore continuava a perdere aria ed ho dovuto fermarmi per sistemarla inserendo un vermicello per tubeless.
Cosa ti è piaciuto di più e cosa secondo te potrebbe essere migliorato nella traccia e nella formula di Spring Into Prealps?
I panorami sono la cosa più bella e gli sterrati dell’altipiano fantastici. Poi la parte finale è piena di sorprese.
Nell’ottica di giro gravel di più giorni fattibile per tutti io eviterei il pezzo tra Roana e Canove e il singletrack di Monte Caina che a mio parere sono molto tecnici e quindi non per tutti.
Il singletrack di Monte Caina l’ho fatto in sella, ma ho dato una gran picconata per terra, fortunatamente senza danni.
Raccontaci qualche situazione particolare o divertente che ti è capitata durante il percorso.
Mi ha colpito molto di non avere praticamente incontrato nessuno nella parte bassa del giro lungo i canali e il fiume Astico, sulle ciclabili e sui tornanti che salgono sull’Altopiano.
Pensi che la formula di Into Prealps di “Evento permanente e gratuito”, quindi senza date stabilite, possa essere una buona modalità per incentivare il cicloturismo in aree e zone ancora poco conosciute sotto questo aspetto?
Credo molto nella formula eventi permanenti e gratuiti anche se a volte è difficile venirne a conoscenza, se non per caso. Poi se uno si trova bene fa un po’ di passaparola e altri ne vengono a conoscenza.
Appena possibile torno per fare il percorso del mondiale gravel e se rifarete qualcosa tipo la Bastarda del 1000 stavolta cercherò di non mancare.
Alkemica says
El giro fatto anche noi (quai tutto) in una giornata e……incontrato medesime difficolta’.
Forse si aggiustare un po la parte scassata per permettere anche a chi è meni allenato di portarlo a termine magari in un paio di giorni. Cmq into prealps sempre 🔝🔝🔝🔝🔝🔝
Roberto says
Grazie per il feedback. Non è certo un tratto facile quello della Val d’Assa, ma comunque suggestivo e pedalabile quando lo abbiamo disegnato. Purtroppo l’alternativa in quel punto è proseguire su asfalto e prendere la ciclabile del trenino. Per la prossima edizione apporteremo qualche modifica sicuramente 🙂