L’Ortogonale 1 caratterizza tutta la sinistra Leogra, da Monteviale a Campogrosso, nel comune di Recoaro Terme. Segue quasi completamente la cresta dei monti che degradano dai 1500 metri di Campogrosso, fino alla pianura vicentina.
E’ abbastanza facile quindi incrociare e percorrerne alcuni tratti, quando si cercano nuovi percorsi in quella zona.
Partiti da Vicenza siamo arrivati per strade secondarie a San Vito di Leguzzano, e da lì abbiamo cominciato a salire tra ripide strade asfaltate e sterrati, fino al Passo Zovo passando per Monte Magrè.
Il passo Zovo si trova a 631 metri di quota e mette in comunicazione Schio e Valdagno. Anche questo passo fu interessato dalle opere di fortificazione collegate all’Ortogonale 1, soprattutto dopo il grave rischio di invasione provocato dalla Strafexpedition e dai bombardamenti aerei su Schio e Valdagno da parte degli Austro-Ungarici. Proprio per questo motivo sul passo furono costruite due piazzole in cemento per l’artiglieria antiaerea e baraccamenti per il ricovero di materiali e uomini.
Dal passo Zovo seguiamo le indicazioni per l’Ortogonale 1 (a sx), iniziamo a salire e poi a scendere su terreno a tratti difficile. Per sentieri e single track arriviamo al Passo del Mucchione e alla Chiesa che lo caratterizza. Questo passo era importante per la linae di difesa Ortogonale 1, perché costituiva un caposaldo a 360 gradi che dominava la pianura sottostante. La Chiesa presente in questa località invece, ha una storia recente. Fù infatti realizzata negli anni 50, come voto di Girolamo Castellani di Malo, per essere riuscito a tornare dalla prigionia (era Tenente Colonnello durante la seconda Guerra Mondiale).
Dal Passo del Mucchione proseguiamo seguendo l’Ortogonale, su sentiero a tratti complicato (breve tratto S3-S2) fino a Contrà Cima, Contrà Lambre e poi Contrà Cecchelleri, posta sotto il Monte della Croce del Sojo, dove prenderemo la Strada delle Lore, anch’essa opera bellica costruita nel 1918 e caratterizzata da numerose caverne/rifugio scavate nella roccia. Terminato lo sterrato della Strada delle Lore, entriamo su asfalto fino a raggiungere località Faedo e prendiamo la Strada dei Campipiani, sterrata ripida ma con buon fondo che invita alla velocità. Arrivati ai Campipiani di sotto, inizia la strada asfaltata (sempre parte dell’Ortogonale 1) che porta al Passo di Priabona e poi sale a Monte Pulgo, anch’esso interessato da numerose opere difensive, visto che dominava sia il passo di Priabona che la pianura della Val Leogra.
Per breve e veloce sterrata si raggiunge la strada asfaltata che segue la dorsale dei colli, superiamo Torreselle per arrivare ad Ignago, dove prenderemo prima la Strada delle False e poi, prima di arrivare a Monteviale alto, gireremo a sx per proseguire sull’Ortogonale 1. In queste zone l'Ortogonale si è “fusa” con le strade asfaltate che collegano le contrade, oppure che portano agli appezzamenti di terreno circostanti. L’occhio “allenato” riesce però a riconoscere che stiamo comunque pedalando su una ex strada militare, a volte per via delle piccole grotte realizzate sui lati della strada, ma spesso soprattutto per i blocchi di pietra che “sorreggono” il piano stradale, gli stessi che si trovano ad esempio sulle sterrate dell’Altopiano di Asiago.
Attraverso strade tra i campi e qualche tratto di asfalto, giungiamo a Monteviale (basso) e alla zona che era l’inizio e la fine dell’Ortogonale 1, cioè quella del campo trincerato dove termina anche il nostro percorso.
Tipo di percorso: Anello
Partenza: Monteviale (zona Villa Zileri)
Arrivo: Monteviale (zona Villa Zileri)
Principali località toccate: Monteviale, Ignago, Costabissara
Dislivello positivo: 590 metri
Difficoltà sentieri: da S0, S1
Altezza massima raggiunta: 396 metri
Terreno: terra spesso con sassi affioranti e in alcuni tratti "mobili". Quando si prende il Sentiero della Guizza, attenzione alla prima parte, molto ripida e con brecciolino.
Meteo: soleggiato
Temperatura: 15° circa
Terreno: secco
Pneumatici utilizzati: gomme da 40 mm mediamente tassellate, ma si può percorrere anche con "buone" ibride.
Il percorso è interamente pedalabile, solo in un breve tratto in salita (10 mt) è necessario spingere la bicicletta per via del terreno ripido e dei sassi affioranti.
In discesa prestare attenzione soprattutto lungo il Sentiero delle Guizza per via del brecciolino all'inizio e dei sassi "mobili" verso la fine. Sempre su questo sentiero prestare attenzione ai numerosi pedoni che si incontrano, soprattutto durante il fine settimana. Rallentare sempre e comunque dare la precedenza.
E' richiesto medio allenamento e buona tecnica di guida.
mauro says
cerco tracce gpx per gravel zona Asiago grazie