Dopo il casco, l’occhiale è senza dubbio uno degli accessori più importanti per il ciclista. Protegge infatti gli occhi, organo fondamentale quanto delicato, da vento, sole, polvere ed eventuali corpi estranei che potrebbero provocare danni molto seri alla vista.
Con la nascita del ciclismo, è nata l’esigenza di proteggere gli occhi dai corpi estranei che irrimediabilmente vengono sollevati in aria dal vento e dai mezzi che ci precedono, oltre che da eventuali ostacoli incontrati sul nostro percorso. Inizialmente si usavano occhiali pensati per altre attività, come ad esempio quelli da aviatore, realizzati in pelle e vetro. Servivano soprattutto per proteggere gli occhi dalla polvere e dai sassi presenti in praticamente tutte le strade dove si svolgevano le gare ciclistiche.
Nel secondo dopoguerra le cose cambiano, iniziano ad arrivare i primi occhiali da sole come i Ray-Ban, che venivano usati anche dalle star del cinema.
Da lì a poco, le stesse aziende che producono normali occhiali da sole, iniziano a creare modelli pensati per lo sport. Occhiali realizzati con materiali plastici (prima erano di osso e vetro), quindi più elastici e resistenti, vengono pensati per sport come lo sci, alpinismo e nautica. Di lì a poco l’occhiale da sole si diffonde anche tra i praticanti ciclisti, e le aziende del settore iniziano a produrre i primi modelli specifici. Montature in materiali super resistenti e morbidi, lenti infrangibili, piccoli accorgimenti per limitare i problemi causati dalla sudorazione, e appaiono occhiali con montature e lenti, realizzati in colori “sgargianti”.
L’occhiale quindi finalmente si evolve, cambia e diventa moda, anche nel ciclismo.
Ma nella pratica del gravel è necessario avere un occhiale particolare?
La risposta veloce sarebbe no, ma se andiamo a vedere bene come viene utilizzata la gravel bike, qualche caratteristica particolare gli occhiali per un utilizzo gravel dovrebbero averla.
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Lente fotocromatica
Inventata intorno alla metà degli anni 60, la lente fotocromatica è stata utilizzata nello sport soprattutto a partire dalla metà degli anni 80, quando il processo di fotocromatismo è stato finalmente applicato anche ai materiali sintetici (prima si applicava solo al vetro).
Nella pratica del gravel si passa spesso dal forte sole alla penombra dei boschi, fino addirittura al buio totale di eventuali gallerie che possiamo incontrare lungo il percorso. Inoltre non è così raro che gli appassionati di gravel, rientrino dalle loro avventure al tramonto anche inoltrato. In questi casi una buona lente fotocromatica 1-3, che quindi passi da una protezione ottimale in pieno sole ad una leggera ambratura che permette di tenere gli occhiali indossati anche in piena notte, è decisamente la scelta ideale. -
Trattamento anti appannamento
Pedalare con una gravel bike significa spesso sudare molto. L'appassionato gravel non si risparmi e non bada molto al peso della bici, trasporta spesso borse anche per giri di giornata, se questi sono lunghi. Inoltre i cambi di temperatura sono abbastanza frequenti, perchè si passa dalla pianura, calda e afosa, ai climi più freschi della montagna, anche più volte in un giorno.
Le lenti ideali per il gravel dovrebbero quindi avere un trattamento anti appannamento all’interno della lente, per evitare la fastidiosa e pericolosa condensa che si forma a causa del contrasto tra la temperatura del nostro corpo e l’aria esterna più fresca. Un trattamento antiappannamento ha una durata di circa due anni, ma è possibile acquistare degli appositi spray da applicare prima di ogni uscita che puliscono la lente e la rendono immune a questo fenomeno. - Montatura comoda e leggeraLa montatura dell’occhiale ha il compito di mantenere in posizione le lenti senza provocare fastidi e dolori a naso e orecchi, unici punti di contatto tra occhiali e viso. Una montatura leggera (il peso di un occhiale sportivo dovrebbe aggirarsi intorno ai 30-40 grammi) e ergonomica concorrono a dimenticarsi di avere gli occhiali indossati. Se oltre a queste caratteristiche, i nostri occhiali sono dotati anche di un nasello regolabile, avremmo sicuramente un occhiale altamente adattabile alla nostra fisionomia. Alcuni occhiali sono dotati anche di particolari aperture poste sulla lente o sulla montatura, per mantenere aerata la zona coperta dall’occhiale e ridurre la sudorazione.
Occhiali con clip per lente correttiva
Purtroppo non tutti hanno una vista perfetta, e proprio per questa categoria di ciclisti, esistono degli occhiali sportivi con lenti graduate.
E’ possibile realizzare degli occhiali con la lente graduata, ma questo comporta costi importanti, sia nella prima fase di creazione della lente, ma anche nel caso di sostituzione per correggere ulteriormente il nostro deficit visivo.
La soluzione ottimale è quindi la clip interna. Alcuni occhiali sportivi sono dotati infatti di un “attacco” dov’è possibile fissare una clip. La clip è una piccola montatura, dove vanno posizionate le lenti correttive. La clip viene poi agganciata all’occhiale creando un corpo unico con questo e invisibile dall’esterno.
I vantaggi della clip sono prima di tutto il costo, molto più basso rispetto ad una lente vera e propria (la realizzazione delle lenti va dai 30 ai 60 euro circa) e poi una maggiore versatilità dell’occhiale che in questo modo, solo togliendo la clip, può essere usato con delle normali le lenti a contatto.
Pulizia degli occhiali da ciclismo
Gli occhiali da ciclismo si sporcano molto di più degli occhiali da sole o da vista che utilizziamo tutti i giorni. Sudore, polvere, residui di pioggia e fango si attaccano alla lente, con conseguente peggioramento della visibilità e quindi del livello di sicurezza. I moderni occhiali, dotati di trattamenti come la lente fotocromatica e di trattamento antiappannamento, hanno bisogno di una cura particolare, perchè le loro caratteristiche durino tempo. Vediamo quindi ora, quali sono le accortezze da usare per avere sempre un paio di occhiali efficienti e puliti.
- Gli occhiali da ciclismo andrebbero puliti dopo ogni uscita, per evitare la formazione di sporco difficile da togliere, e la conseguente formazione di batteri. Un consiglio è quello di pulire gli occhiali appena rientrati dall’uscita, così da trovarli pronti la volta successiva.
- La pulizia dell’occhiale non andrebbe mai fatta utilizzando fazzoletti, panni in cotone o altro. Le lenti degli occhiali sono molto sensibili, e utilizzare un materiale troppo aggressivo per pulirli, potrebbe provocare un danneggiamento della lente e del trattamento antiappannante. Per pulire gli occhiali da ciclismo si consiglia di usare quindi solo panni in microfibra e acqua tiepida. Panni in microfibra sporchi e acqua troppo fredda o calda, potrebbero danneggiare per sempre il trattamento della lente. Ricordarsi di pulire anche la montatura per eliminare i residui di sudore ed evitare la formazione di sporco e batteri.
- Detersivi e saponi, anche se neutri, possono causare un veloce deterioramento della lente. Usare sempre e solo acqua tiepida per la pulizia. Per pulire accuratamente le parti della montatura più nascoste, come ad esempio il nasello, potete aiutarvi con uno spazzolino da denti, facendo ben attenzione a non strisciare la lente.
E tu che esperienza hai con gli occhiali da ciclismo? Ti piacerebbe raccontarcela?
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Molte delle informazioni per redigere questo articolo, sono state tratte dal sito Demon, produttore italiano di occhiali sportivi e supporter del progetto Into Prealps.
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